Quale strategie si possono applicare per definire le restrizioni per la durata dei soggiorni?
Dal soggiorno al minimo al soggiorno massimo cercheremo di capire quali sono le restrizioni che possono aiutarci ad aumentare le entrate dell’hotel e dirottare le prenotazioni.
Nella settantaquattresima puntata del Podcast Ospitalità 4.0 Marco ed Edoardo andranno a definire come e quali sono le restrizioni più importanti da utilizzare nelle propria gestione alberghiera e come sfruttarle a proprio favore per definire una solida strategia tariffaria.
Le restrizioni sono delle regole che vengono applicate in un determinato giorno che limitano la prenotabilità della nostra struttura per prenotazioni che sono in arrivo, in partenza o che semplicemente ricadono in quello specifico giorno.
Di seguito andremo ad elencare le tipologie di restrizioni più utilizzate.
Nel soggiorno minimo si costringe la prenotazione ad un numero minimo di notti.
In questo caso inseriamo un numero che indica la durata minima (in notti) a cui sono soggetti tutti i soggiorni che hanno almeno un pernottamento in una delle date a cui è applicata questa restrizione.
Potremo così far sì che la nostra struttura, o meglio la nostra tariffa, non venga prenotata per meno di tot notti.
Questa per esempio è una strategia molto comune per strutture come appartamenti o case vacanze nei periodi estivi o di alta stagione che non desiderano ricevere prenotazioni di poche notti.
Il soggiorno minimo ha dunque il compito di bloccare quelli che sono considerati i “periodi caldi” all’interno della stagione turistica della nostra struttura.
Nel caso del soggiorno minimo (se in arrivo) si va ad inserire un numero che indica la durata minima (in notti) a cui sono soggetti tutti i soggiorni che hanno come data di arrivo una delle date a cui è applicata questa restrizione.
In pratica, costringe una prenotazione ad un numero minimo di notti se il giorno del suo arrivo ha questa restrizione.
Generalmente applicando un soggiorno minimo di tre notti per una determinata data, se ho una prenotazione che rientra anche per un singolo giorno nel range di date fissate nel minimum stay, allora il soggiorno di quella prenotazione dovrà essere di tre notti.
Con il soggiorno minimo se in arrivo invece solo le prenotazioni le cui date di check-in coincideranno con quelle di minimum stay impostate dovranno soddisfare le restrizioni di soggiorno minimo.
Nel soggiorno massimo si limita una prenotazione ad un numero massimo di notti se uno qualsiasi dei giorni ha questa restrizione.
In questo caso si va ad inserire un numero che indica la durata massima (in notti) a cui sono soggetti tutti i soggiorni che hanno almeno un pernottamento in una delle date a cui è applicata questa restrizione.
In linea con quanto detto prima dunque anche il soggiorno massimo ci aiuterà a fissare dei limiti nella durata dei soggiorni dei nostri clienti, per permettere magari un’alternanza di clientela più elevata durante i periodi più intensi, così da permettere ad una platea più ampia di nuovi potenziali ospiti di conoscere la nostra struttura.
Quando parliamo di soggiorno massimo (se in arrivo) si va ad inserire un numero che indica la durata massima (in notti) a cui sono soggetti tutti i soggiorni che hanno come data di arrivo una delle date a cui è applicata questa restrizione. In pratica, limita una prenotazione ad un numero massimo di notti se il giorno del suo arrivo ha questa restrizione.
Impedisce di ricevere prenotazioni con arrivo nei giorni che hanno questa restrizione.
Impedisce di ricevere prenotazioni con partenza nei giorni che hanno questa restrizione.
Il soggiorno minimo è tendenzialmente più diffuso del soggiorno minimo se in arrivo.
Quello “se in arrivo” può essere utilizzato per creare condizioni di prenotazioni particolari in base alla nostra struttura se si hanno per esempio degli eventi come feste, rievocazione storiche, maratone o grandi convention.
Se per esempio so che un dato evento in alta stagione durerà dal venerdì alla domenica potrò far sì che la mia struttura non sarà prenotabile per gli arrivi di sabato, ma solo per quelle in arrivo dal giovedì, grazie al soggiorno minimo (se in arrivo) e alle chiusure per arrivi.
Queste scelte vanno chiaramente attuate con particolare precisione durante l’anno analizzando con attenzione stagionalità, periodi di afflusso ma anche la durata media del soggiorno (o Lenght of Stay).
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