La consulenza alberghiera può rivelarsi come una fitta giungla piena di consulenti più o meno esperti in ogni ambito.
Nella settantaseiesima puntata del podcast Ospitalità 4.0 Edoardo e Marco cercheranno di fare chiarezza su quali sono i vari tipi di consulenza da prendere in considerazione per la propria struttura.
Gli albergatori sempre più spesso hanno bisogno di un aiuto esterno, in quanto il mercato continua a differenziarsi in tante direzioni ed è difficile adattare la propria struttura alle dinamiche e alle aspettative dei clienti che crescono.
La platea dei consulenti è vasta e l’albergatore deve stare attento a non sovrapporre le diverse figure di consulenza, come può capitare in ambito di marketing e revenue.
Una richiesta formulata spesso in un dialogo tra un albergatore ed un consulente di marketing è relativa alla gestione della propria visibilità online e alla disintermediazione.
Di conseguenza i primi aspetti che il consulente andrà ad analizzare saranno:
Inoltre il consulente dovrà cercare di capire ed individuare qual è il target a cui si rivolge la struttura per definire in maniera efficace gli step successivi.
Il lavoro del consulente viene facilitato se la struttura ha nel tempo investito nel proprio sito, posizionando contenuti organici ed intavolando campagne cpc.
Successivamente l’albergatore potrebbe voler capire se c’è modo di spingere il proprio booking engine a vendere di più, mettendo per esempio in evidenza che la sua tariffa migliore è presente solo nel canale diretto.
A questo punto ci addentriamo all’interno di una zona di mezzo tra il marketer ed il revenue manager.
Uno dei compiti del consulente di revenue è quello di strutturare un piano tariffario preciso che evidenzi quali tariffe vendere, su quali canali ed in base alla tipologia di target e struttura.
Ma la domanda che ci viene in mente è: non dovrebbe essere il consulente di revenue management una figura interna alla struttura?
Ebbene, qui si evidenzia la differenza con il consulente di marketing, libero in parte di operare anche in smart working.
Il revenue manager d’altro canto dovrà essere fisicamente presente in hotel per capire tutto il modus operandi della struttura e dunque come operano i receptionist, come vengono creati i preventivi e come si interfaccia il personale con i potenziali clienti.
Basarsi sul prezzo di un competitor senza metter mano al valore che la tua struttura offre è sicuramente uno degli errori più comuni commessi.
Un revenue manager ha il compito di incentivare il volume di affari, andando a comprendere le potenzialità ed il valore della stessa.
Uno dei punti più importanti è sicuramente l’analisi del bilancio aziendale con uno screening dettagliato dei costi fissi, variabili, i ricavi e i servizi ancillari venduti.
Un consiglio che dunque nasce in maniera autonoma è quello di non affidarsi a consulenti tuttologi che si credono specializzati in più ambiti tutti assieme e a consulenti che non sono specializzati nell’ambito del travel.
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