Addio Parity Rate, opportunità o minaccia?

Abolizione Parity Rate Hotel

Negli ultimi anni il mercato dei soggiorni in hotel è stato conquistato dalle cosiddette OTA (Online Travel Agency), a discapito delle vendite dirette da parte delle strutture turistiche. Spesso gli albergatori si sono rivolti a colossi del settore come Booking, Expedia o Priceline per cercare di aumentare la propria visibilità online, andando così a ridurre il gap con le grandi catene alberghiere.
Come vi avevamo già detto, se l’intermediazione delle OTA ha offerto la possibilità di usufruire di una importantissima vetrina e raggiungere potenziali turisti in tutto il mondo, dall’altro ha preteso dagli albergatori un prezzo elevato, infatti le commissioni richieste sono arrivate a sfiorare il 20%, riducendo così il margine di guadagno degli albergatori.

Addio Parity Rate

Dopo un percorso lungo tre anni, il 2 agosto il Senato ha approvato con 146 sì e 113 no, il DDL Concorrenza, con il quale vengono definitivamente abolite le clausole della Parity Rate, con cui si obbligavano le strutture ricettive ad applicare le stesse tariffe su tutti i sistemi online di prenotazione, compreso ovviamente il sito web della struttura stessa.
Ora che è dunque calato il sipario sulla Parity Rate, quali scenari si prospettano per gli albergatori?

Esulta Federalberghi 

Federalberghi si dice “soddisfatta, in quanto questa è stata una decisione ispirata dal buon senso, che genera vantaggi per i consumatori, per le imprese e per le finanze pubbliche. I primi a beneficiare di questa importante novità saranno i consumatori. Non tutti lo sanno ma quando un portale promette il miglior prezzo, in realtà sta dicendo che ha proibito al sito internet dell’albergo di offrire al cliente un prezzo più conveniente.
Inoltre, secondo Federalberghi, la quota di 
prenotazioni dirette online_ è destinata a crescere, via via che gli operatori e i consumatori andranno a familiarizzare con le opportunità offerte dalle nuove regole”.
Federalberghi, insieme ad Hotrec – la confederazione europea delle imprese alberghiere e della ristorazione – ed alle associazioni albergatori di tutti i paesi europei, hanno deciso di promuovere la campagna “PRENOTA DIRETTAMENTE” – “BOOKDIRECT“.
Il messaggio viene lanciato su scala continentale e può dunque contare su un’enorme cassa di risonanza costituita da quasi 600.000 strutture, che hanno una capacità ricettiva di oltre 30 milioni di posti letto, ed ogni anno accolgono 880 milioni di turisti, con un miliardo e quattrocento milioni di pernottamenti”.

La risposta di Booking.com alla Parity Rate

Se Federalberghi gioisce, Booking.com non fa altrettanto.
In un comunicato sul proprio sito rende noto di “aver sempre operato nel rispetto delle regole e benché in disappunto con la nuova legge approvata in Italia che abolisce gli impegni di parity rate raggiunti con i partner italiani, valuterà gli effetti di tale legge e aggiornerà, dove necessario, gli accordi e i termini generali dei contratti”. “Anche i clienti – prosegue Booking.com – possono continuare a prenotare tramite Booking.com perché il portale garantirà in ogni caso la tariffa migliore: qualora un cliente trovi online un prezzo inferiore per la medesima sistemazione, Booking.com, come ha sempre fatto, rimborserà la differenza”.

Parity rate: opportunità o minaccia?

In molti si sono chiesti se questa abolizione rappresenti un vantaggio o uno svantaggio per i gestori della strutture ricettive. Basterà questo per favorire la disintermediazione e quindi la crescita di introiti delle strutture turistiche?
Le OTA avevano previsto questo giorno, in quanto era già successo in Francia, Austria e Germania, tuttavia godono ancora di una certa imperturbabilità, questo perché hanno a disposizione tantissimi datisui clienti. Basti pensare ai due colossi come Priceline ed Expedia che pagano big data analyst per studiare le abitudini dei consumatori così da offrire una tariffa personalizzata e unica per ogni potenziale cliente. Le strutture alberghiere per difendersi, devono quindi cercare di customizzare l’offerta, non basta avere il miglior prezzo per cantare vittoria.
L’abolizione della parity rate impone di perfezionare ulteriormente il sito web della struttura che diventa sempre più chiave di volta della propria attività.

Inoltre, non bisogna dimenticarsi di:

  1. Curare la visibilità del sito con una campagna adwords;
  2. Avere un sito mobile friendly;
  3. Ottimizzare il booking engine;
  4. Favorire la call to action nel sito e nella pagine social;
  5. Fidelizzare i clienti che hanno già soggiornato da voi, tenendoli aggiornati con una buona newsletter;
  6. Saper leggere i report di Google Analytics analizzando il tasso di conversione.
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La presente dichiarazione è stata redatta il 19 Giugno 2025.

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  3. CMS used for the website: WordPress