Content Marketing per Hotel con Simone Puorto

Content Marketing per Hotel con Simone Puorto

Il protagonista della puntata n°99 del podcast Ospitalità 4.0 è Simone Puorto, CEO di Travel Singularity, consulente alberghiero, formatore, copywriter e autore del libro Digital Marketing turistico.

Oltre all’attività con Travel Singularity, Simone Puorto si occupa anche di creazione di contenuti e ghostwriting per aziende di travel tech.

In questa puntata Edoardo e Marco hanno approfittato delle conoscenze di Simone per approfondire alcuni aspetti molto interessanti a proposito della scrittura di contenuti applicati al contesto della comunicazione di una struttura ricettiva.

Il lato oscuro dei contenuti

Nella fase di creazione di contenuti (o content marketing) da parte di strutture ricettive sono molti gli errori che si possono commettere. Sia che questi contenuti siano destinati a blog, alle pagine social oppure al sito ufficiale dell’hotel.

Secondo Simone gli errori principali che vengono commessi quando si scrivono contenuti sono essenzialmente due: 

  • non conoscere la propria audience di riferimento 
  • non avere chiari quali sono valori e punti di forza della propria struttura. 

Nel primo caso non riuscire ad identificare chi è il nostro target significa creare dei contenuti per un’audience che non andrà poi a seguire ed interagire con gli stessi.

La conseguenza del primo punto porta a non saper comunicare i valori ed i punti di forza della struttura, andando così a delineare una strategia di comunicazione errata, fuori target e promiscua di contenuti futili. 

Il secondo punto è più evidente quando la persona che sta scrivendo contenuti per il nostro hotel non ha abbastanza informazioni o non conosce abbastanza bene la struttura e i servizi.

Avere consapevolezza dei punti di interesse e di forza dell’hotel è fondamentale per produrre del materiale che calzi a pennello il nostro prodotto.

L’arte della maieutica

Aiutare gli albergatori a far nascere dei contenuti, è buona parte del lavoro di Simone, questo può essere visto un po’ come l’arte della maieutica di Socrate in cui si cerca di tirare fuori da se stessi una “verità”, filosofica o meno che sia. 

Per dare alla luce un contenuto di qualità, Simone inizia con il cercare di scoprire come vuole comunicare l’hotel.

Il primo passo è quindi un’intervista ai dirigenti o proprietari della struttura ricettiva.

In questo colloquio si cerca di comprendere ed estrapolare tutte le informazioni circa lo stile di gestione alberghiera, la forma mentis del team alberghiero, ma soprattutto il tono e lo stile del linguaggio con cui si vuole comunicare al mondo.

Ma oltre agli aspetti umani, Simone si avvale anche di strumenti software di tracciamento come Google Analytics che sono fondamentali per comprendere a livello pratico qual è il pubblico di un contenuto.

Alcune metriche messe a disposizione da Google Analytics e che sono utili ad una figura che produce contenuti sono:

  • analisi della frequenza di rimbalzo, ossia tenere sott’occhio il tasso di utenti che approdano sul nostro sito e dopo aver letto solo una pagina escono;
  • il tempo medio di permanenza sul sito, questo dato offre un valore in minuti di quanto tempo in media trascorrono gli utenti in un sito web o in una singola pagina dello stesso, come nel nostro caso in un articolo del blog; 
  • età e provenienza geografica degli utenti che visitano un sito web.

Diventa necessario conoscere, apprendere e prevedere i comportamenti dell’utente nel sito, per capire dove la navigazione diventa troppo complessa e per comprendere quali servizi o articoli gli utenti apprezzano di più. 

Concluso lo studio preliminare inizia la vera e propria stesura dei contenuti, ma qui sorge una domanda: quanti articoli pubblichiamo e con quale frequenza?

Content marketing: less but better? 

Insomma la domanda è molto semplice, è meglio produrre tanti contenuti di qualità media o pochi contenuti estremamente curati

In risposta a questa domanda Simone ci tiene ad evidenziare quanto in questo caso il problema non sia presente tanto nel sito, quanto più nei social di una struttura ricettiva. 

Un altro dei problemi fin troppo comuni è infatti la differenza di soggetti che hanno il ruolo di scrivere e pubblicare contenuti per il sito web e per i social

Fino a che parliamo del sito web possiamo aspettarci che ci sia un copywriter professionista che con cura modella e pubblica contenuti nel sito web dell’hotel, seguendo come detto in precedenza, uno stile ed una linea ben definita. 

Passando al lato social questa figura può venir meno, venendo spesso sostituita da un soggetto senza esperienza di copywriting e social media marketing, come per esempio un giovane receptionist al quale viene affidato il compito di “gestire i social”. 

Nei social infatti potremmo andare spesso a trovare contenuti totalmente non in linea con quelli presenti nel sito ufficiale con contenuti, stili di scrittura e lunghezza dei contenuti totalmente differenti.

Insomma, un vero e proprio overkilling di contenuti. 


Per continuare a seguire Simone Puorto vi rimandiamo al suo profilo Linkedin e al suo sito Travel Singularity dove potete trovare anche il suo video-podcast Digital

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