Il (quasi) “rate checker” di Google

Google Rate Checker

Statistiche di rendimento del profilo dell’attività dell’hotel

Nel dinamico ambito della distribuzione alberghiera, Google continua a introdurre innovazioni che meritano attenzione.

Una di queste riguarda il Profilo Attività dell’hotel, il nome moderno di quello che in passato era chiamato “Scheda MyBusiness” (io ci sono affezionato a questo nome e mi capita ancora di sbagliarmi).

Questo pannello di configurazione è fondamentale per gestire le informazioni del proprio hotel all’interno dell’ecosistema di Google; in molti episodi del podcast Ospitalità 4.0 abbiamo ripetuto insieme ad Edoardo che è essenziale per un hotel avere un profilo attività completo e aggiornato.

Oggi voglio portare attenzione su una novità che il profilo attività mette a disposizione degli hotel, si tratta di una nuova funzionalità che abbiamo iniziato ad esplorare da poco, ed è interessante perché creata sulla falsa riga di un “rate checker“.

Come funziona il rate checker di Google

Il rate checker è uno software che permette agli alberghi di monitorare e confrontare i prezzi delle camere con quelli di strutture concorrenti.

Benché a livello tecnico parlare di rate checker non sia nulla di nuovo, specialmente per gli albergatori con un po’ di esperienza tecnologica, ritengo che sia significativo che Google ora integri queste informazioni nelle statistiche di rendimento del profilo.

Questa funzionalità di rate checker è stata inclusa nel pannello delle statistiche del profilo attività dell’hotel.

Google nel profilo attività mette già a disposizione una serie di metriche interessanti come:

  • Le query di ricerca usate dagli utenti per trovare l’hotel
  • Il numero di visualizzazioni del profilo
  • Le richieste di indicazioni stradali
  • I clic sul pulsante del sito web
  • I messaggi ricevuti

E, in aggiunta, se si è connesso Slope al profilo Google (free booking links):

  • Le prenotazioni effettuate
  • I clic verso il booking engine

E in questo contesto di statistiche Google ha aggiunto anche il rate checker.

Nell’immagine sotto vediamo come si presenta la sezione “rendimento” di un profilo attività Google:

Voglio giocarci anche io, da dove inizio?

Per provare e vedere come funziona il rate checker di Google è molto semplice, è sufficiente cercare su Google.com il nome della vostra struttura ricettiva.

Se, come mi auguro, siete i gestori della vostra scheda attività allora Google mostrerà un blocco tipo questo di esempio che riporto nell’immagine che segue:

Da qui facciamo click sull’icona “Rendimento“, andando ad aprire la sezione che presenta l’elenco delle statistiche di rendimento che abbiamo visto all’inizio dell’articolo.

La prima tab che si apre è quella “Panoramica“, da qui scrolliamo in fondo alla pagina fino a trovare lo specchietto Confronto tra le tue tariffe e quelle di altre strutture, facendoci click sopra accediamo alla pagina di dettaglio delle informazioni con il relativo grafico.

Questo è il rate checker di cui vi parlavo.
In questa pagina vengono mostrate sia le nostre tariffe di vendita giorno per giorno sia il prezzo medio di un set di hotel concorrenti.

Non è proprio un rate checker

È evidente come Google non offra un rate checker nel senso tradizionale del termine.

Una delle principali limitazioni è che Google Travel mostra soltanto il prezzo più basso per la camera, a prescindere dai diversi piani tariffari che si vendono e le relative condizioni di vendita.

Durante la nostra analisi non è possibile effettuare confronti tra diverse tipologie di alloggi o piani tariffari; il prezzo visualizzato è unico e non differenziato.

Questa semplificazione, importante da tenere in mente nelle nostre analisi, riduce la complessità del confronto ma può limitare la comprensione del contesto tariffario completo.

Tuttavia, è possibile trasformare questa “limitazione” in un vantaggio strategico.

La mia passione per i piani tariffari non rimborsabili ma assicurati è nota a chi mi conosce e mi segue, credo infatti che questi possono rivelarsi efficaci anche in questo contesto.

Utilizzando saggiamente piani tariffari non rimborsabili quindi scontati, possiamo posizionarci in modo più vantaggioso agli occhi degli utenti che navigano su Google Travel vedendo a colpo d’occhio un prezzo basso.

Offrire una tariffa non rimborsabile può aumentare l’attrattiva del nostro hotel e migliorare la nostra visibilità e competitività sulla piattaforma.

Ma dove li prende i prezzi Google?

Tra i colossi del web con la più ampia panoramica sulle tariffe alberghiere globali, Google spicca indubbiamente.

I dati circa le tariffe di vendita Google le ottiene in due modi:

  1. Direttamente dagli hotel.
    Quindi attraverso una connessione realizzata con l’ausilio di partner tecnologici come Slope.
  2. Mediante portali di vendita online.
    Sono quindi le OTA che inviano i prezzi a Google Hotel.

Questa mole di dati consente a Google di offrire facilmente all’utente albergatore una panoramica comparativa tra i propri prezzi e quelli di un gruppo selezionato di strutture concorrenti.

Quando accediamo alla nostra scheda attività e andiamo a vedere questa statistica è interessante il fatto che gli hotel presenti nella comparativa non sono scelti dall’utente, ma vengono identificati direttamente da Google.

La selezione si basa su criteri sofisticati, inclusa l’analisi delle affinità di ricerca degli utenti e del loro comportamento di navigazione su Google.

Questa metodologia offre un’illuminante rivelazione: identifica chi sono i nostri “veri” competitor nel mercato, che possono anche differire da quelli immaginati o presunti dall’hotel.

Come posso inviare prezzi accurati a Google

Per massimizzare le opportunità di vendita e visibilità offerte da Google, è fondamentale che il nostro hotel sia correttamente connesso al sistema gestionale alberghiero.

Questo collegamento avviene attraverso un partner di connettività, come ad esempio Slope. Integrando Slope con Google, i prezzi del tuo hotel vengono inviati automaticamente alla piattaforma.

Una volta condivise le tariffe tramite il Profilo Aziendale di Google, vedrai apparire automaticamente i link di prenotazione gratuiti nei tuoi annunci, quelli che prendono il nome di “free booking links“.

NB: per sfruttare bene i free booking links è necessario impostare una strategia tariffaria e distributiva sui vari canali che sia corretta, suggerisco la lettura del mio libro Tariffa NON rimborsabile per approfondire.

Inoltre anche le statistiche “prenotazioni effettuate” “clic per effettuare una prenotazione” che vedevamo sopra prenderanno forma e andranno a completare la nostra presenza sul portalone Google.com.

Riassumendo, 3 punti da portare a casa:

  • L’hotel deve avere il controllo della propria scheda profilo attività.
  • La scheda profilo attività deve essere completa ed è un interessante strumento di statistica come nel caso del rate checker.
  • Google Travel sta crescendo sempre di più ed è fondamentale connettere Google al proprio software gestionale Slope per non perdere opportunità di visibilità e vendita.

🖋️ Articolo scritto da Marco Matarazzi

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