Chi si interessa di web marketing turistico, si sarà sicuramente chiesto se sia meglio puntare su Google AdWords o Facebook Ads per raggiungere con ancora più efficacia i propri clienti.
Al momento Google e Facebook sono i maggiori canali di advertising online pay-per-click che mettono a disposizione la possibilità di raggiungere un pubblico incredibilmente vasto seguendo pochi passaggi, offrendo l’opportunità di controllare il budget e segmentando dettagliatamente il proprio pubblico attraverso criteri accurati.
Questi strumenti hanno dato vita a due concetti cardine che si sentono nominare sempre più spesso: domanda latente e domanda consapevole, termini indispensabili per intercettare il pubblico del web e per definire una strategia di successo.
Domanda consapevole (traffico attivo)
Per domanda consapevole si intende quel target che cerca in maniera consapevole un determinato prodotto o un servizio (traffico attivo).
Per far ciò utilizza generalmente il motore di ricerca (Google), ed in questo caso strumenti come SEO o Google AdWords sono fondamentali per intercettare la domanda consapevole.
Esempio: Mario Rossi deve andare a Perugia per motivi di lavoro, decide così di prenotare un hotel e nel motore di ricerca va a formulare una query di questo tipo: “hotel 3 stelle Perugia”.
In tal caso, come già detto, risulta fondamentale predisporre un’adeguata strategia attraverso l’advertising di BigG.
Qui la guida su come impostare la propria campagna Google AdWords.
Domanda latente (traffico passivo)
Per domanda latente si identifica quel target che non cerca consapevolmente e attivamente un determinato prodotto o servizio, ma che tuttavia potrebbe esserne interessato.
Questo tipo di traffico passivo può essere intercettato su alcuni social network come Facebook. La piattaforma di Zuckerberg che raccoglie più di 2 miliardi di utenti, possiede una quantità tale di dati da rivelarsi lo strumento più appropriato e consolidato per questo genere di domanda.
Esempio: Mario Rossi sta scrollando la bacheca di Facebook mentre aspetta il bus, ad un tratto gli compare nella sua home un’offerta sponsorizzata di un agriturismo a pochi chilometri da lui che per la sera di San Valentino che offre il pacchetto cena, pernottamento e centro benessere. Mario Rossi non aveva ancora deciso di come trascorrere San Valentino con la sua fidanzata ma ha già effettuato delle ricerche online per soggiorni in umbria per quel determinato periodo.
Qui la guida su come impostare la propria campagna con Facebook Ads.
Google AdWords e Facebook Ads possono essere usati in sinergia?
Assolutamente sì!
Sia Google AdWords che Facebook Ads sono piattaforme pubblicitarie incredibilmente potenti che soddisfano praticamente ogni tipo di esigenza.
Appare evidente come cercare di trovare un vincitore nella disputa non abbia alcun senso; risulta invece più utile valutare i punti di forza di entrambe, cercando di vederle in modo complementare e provando a mettere in atto una strategia che le possa far lavorare in sinergia.
La sinergia dei due strumenti permette di ottimizzare gli investimenti economici e quindi andare ad abbassare il costo per conversione.
I due strumenti sono assolutamente complementari e permettono il primo (Google AdWords) di portare nuovo traffico ed utenti sul proprio sito web mentre il secondo (Facebook Ads) di riportare sul proprio sito coloro i quali sono usciti senza acquistare.
Per capire meglio proviamo a dare uno sguardo allo schema riportato sopra. Abbiamo schematizzato un semplice flusso di funzionamento del traffico sul proprio sito web tramite diversi canali.
Il traffico organico (non a pagamento), Google AdWords e i social network come Facebook, Twitter, Instagram servono a veicolare persone sul proprio sito web, una volta raggiunto il sito queste vengono profilate e messe nella lista dei potenziali clienti perchè probabilmente interessate.
Un utente che approda in una qualsiasi pagina del sito web dell’hotel può quindi compiere 2 azioni:
1) Prenotare direttamente attraverso booking engine, email, telefonare in struttura;
2) Navigare nel sito ed uscire.
Nel secondo scenario, ossia nel caso in cui il processo d’acquisto non sia andato a buon fine, si può/deve creare una campagna di retargeting tramite Facebook Ads riportando liste di utenti profilati che hanno visitato il sito e sono quindi potenzialmente interessati ma non hanno acquistato.
Un caso pratico
Avete ancora qualche dubbio? Vediamo rapidamente un caso pratico.
Il Relais Villasole (struttura di fantasia) è un boutique hotel di 35 camere della provincia di Perugia.
Il gestore di Relais Villasole decide di creare un pacchetto promozionale per San Valentino attraverso Google AdWords. Contemporaneamente decide di mettere in ascolto il Pixel di Facebook, così da intercettare i visitatori e poter fare retargeting su Facebook.
Tale strategia è utile per evitare di “sparare nel mucchio”, andando così ad intercettare chi ha manifestato una domanda consapevole, continuando ad incuriosire il potenziale cliente con i nostri contenuti.
Ricapitolando:
- Intercettare il traffico che viene dalla domanda consapevole con Google AdWords;
- Attivare e mettere “in ascolto” il Pixel di Facebook;
- Fare Retargeting attraverso Facebook Ads.
Gli utenti navigano il web in modo frenetico, veloce, distratto. Campagne pubblicitarie possono attirare l’attenzione di un utente e veicolarlo verso il vostro prodotto ma altre distrazioni di ogni genere possono portalo via facendovi perdere la conversione.
Per questa ragione è ancora più importante riproporre a potenziali clienti quello che avete da offrire così da aumentare la possibilità di conversione e di vendita.