Il channel manager è uno strumento che è ormai entrato nella quotidianità degli albergatori, il suo utilizzo è quanto mai fondamentale per sincronizzare prenotazioni, tariffe e disponibilità con i diversi canali OTA e metasearch, evitando così di andare in overbooking.
Tuttavia solo pochi anni fa questo strumento non esisteva, e le stesse OTA non erano affatto contente che uno strumento software esterno potesse pilotare tariffe, disponibilità e restrizioni per conto dell’hotel.
Nella 134esima puntata del podcast Ospitalità 4.0 Edoardo e Marco hanno come ospite Leopoldo Sergi, co-founder e CTO di RoomCloud, uno dei primi channel manager sul mercato italiano che dal 2009 offre connettività alle strutture ricettive del bel paese.
Storia ed evoluzione del Channel Manager
Per coloro che non sanno bene che cos’è un channel manager, in pochissime parole possiamo definirlo come uno strumento in grado di sincronizzare automaticamente la distribuzione e vendita di un hotel sui vari canali (OTA, metasearch e GDS).
Questo significa che una volta impostate delle regole di vendita nel nostro channel manager, automaticamente i sistemi vengono aggiornati senza necessità di intervenire manualmente.
Il channel manager è diventato uno strumento fondamentale per qualsiasi struttura alberghiera ed extra alberghiera, ed è incredibile pensare che prima dell’anno 2010 questo strumento non esistesse.
Durante l’episodio, oltre a parlare di tecnologia alla base del channel manager, Leopoldo Sergi di RoomCloud ci ha svelato anche alcuni aneddoti sulla storia ed il lancio sul mercato del loro channel manager.
Ci ha raccontato delle difficoltà che le software house che sviluppano questo tipo di prodotto hanno incontrato nel tentativo di interfacciarsi con i colossi della vendita online.
Portali come Booking.com o Expedia non vedevano di buon occhio questi strumenti di aggiornamento automatico e l’unico modo per aggiornare i portali era tramite una tecnologia che prende il nome di “scraping”.
Dal channel manager in scraping alle API XML
Un channel manager che funziona in modalità di scraping si comporta come una sorta di robot software che non fa altro che simulare le azioni che farebbe un operatore umano.
Il robot procede quindi navigando le pagine web e si autentica nell’extranet del portale che deve aggiornare, inserendo le credenziali di accesso dell’hotel.
Una volta dentro l’extranet, inserirà i valori di prezzo, disponibilità e restrizioni nei campi del form messi a disposizione dall’OTA, proprio come farebbe un operatore umano. Successivamente procede a salvare facendo click sul pulsante “salva”.
Questo collegamento in modalità scraping ha una serie di limitazioni importanti, come:
- è ad una sola via, perché in grado di aggiornare solo alcuni dati nel portale e non è in grado di scaricare le prenotazioni che riceviamo
- è lento perché può impiegare diversi minuti ad aggiornare un singolo portale per un singolo hotel
- è fragile, infatti è sufficiente che il portale cambi l’interfaccia della pagina, spostando o cambiando il nome di un campo per mandare in tilt il robot.
Per fortuna al giorno d’oggi un channel manager ha a disposizione modi più robusti per lavorare.
Queste sono le API XML, un sistema di collegamento tra piattaforme che è standardizzato che rende la vita degli ingegneri di RoomCloud un po’ più facile e anche più tranquilla.
Ma nella puntata con Leopoldo abbiamo parlato anche di tanto altro come:
- Che cosa fa effettivamente un channel manager?
- Quali sono le sfide tecnologiche che affronta un team di ingegneria del software che sviluppa un channel manager?
- Come funziona il collegamento di un nuovo canale OTA a RoomCloud?
- La sincronizzazione istantanea dei canali è una leggenda dei marketer?
Scopri le risposte ascoltando la puntata del podcast Ospitalità 4.0.
Slope e RoomCloud sono partner certificati, se vuoi scoprirne di più su come interfacciare i due sistemi non esitare a contattarci.