Quante parole sono state spese per descrivere l’importanza di una corretta attività di pianificazione attraverso la newsletter?
Tante, ma mai abbastanza.
Se vi state chiedendo se nell’era dei social network abbia ancora senso affidarsi alla newsletter la risposta è sì.
Lo dimostra la ricerca condotta da MarketingSherpa su un campione di 2057 americani, dove è emerso che il 72% di loro predilige il canale email per ricevere comunicazioni dal brand. Questo è probabilmente dovuto alla mentalità di diversi utenti che vedono spesso i social network come luoghi di svago, e non come dei cartelloni pubblicitari dove le aziende possono far campeggiare la propria offerta.
La forza della newsletter risiede nel poter instaurare un canale di comunicazione bidirezionale dove con un pizzico di ingegno e di bravura si può fidelizzare il cliente e tenere vivo l’interesse nei confronti della vostra struttura alberghiera, l’email è il più personale e il più diretto tra tutti gli strumenti di marketing digitale.
3 errori da evitare nella newsletter
1. Oggetto banale e privo di attenzione;
2. Design scarno e poco dinamico;
3. Inviare mail tutti i giorni.
Come nel caso dei consigli per attirare nuovi utenti attraverso Facebook, non esistono formule magiche empiriche, tuttavia alcune raccomandazioni non guastano:
Siate brevi con le newsletter. Nessuno legge oltre il primo paragrafo!
L’oggetto della vostra email è la sfida assoluta, il biglietto da visita con cui vi giocate l’interesse del potenziale cliente. In pochi caratteri si deve informare e attrarre.
Vietati i titoli: “Prenota la tua vacanza 2018” o “Incredibile offerta estate 2018”, risultano come gli ennesimi messaggi pubblicitari obsoleti di cui si ha la casella postale piena. Si consigliano titoli coinvolgenti del tipo: “Tre modi per migliorare il tuo weekend” con relativi pacchetti per centro benessere o soggiorno di cui disporre presso la struttura.
L’aspetto conta, ed anche tanto
L’aspetto grafico riveste un ruolo chiave quando si apre un’email. Le visualizzazioni delle email da mobile hanno superato quelle da desktop, quindi spazio ad elementi evidenti ed a una navigazione semplificata. Non dimenticate di inserire una call to action dove reindirizzare il cliente qualora voglia effettuare la prenotazione o inviare un modulo richiesta di informazioni.
Il contenuto crea relazioni
L’email viene vista dall’utente come qualcosa di invasivo, se all’apertura la prima cosa che vedrà sarà il tariffario rimpiangerà di non avervi segnalato come spam.
Fate leva sulle emozioni, il contenuto deve attrarre senza essere invasivo, date consigli utili, informazioni di valore che possano fidelizzare il cliente alla vostra newsletter. Ad esempio una struttura di montagna potrebbe realizzare una mappa dei sentieri della sua zona, adornandola con immagini di qualità ed inviarla tramite PDF, offrendo così al cliente un motivo in più per soggiornarci.
Fattore GDPR
Un passaggio, seppur breve, va fatto in merito al consenso da parte degli interessati a ricevere le newsletter, permettendo l’unsubscribe attraverso checkbox. Per i nuovi “abbonati” alla newsletter, dopo l’entrata in vigore del GDPR del 25 maggio, ricordatevi della procedura del Double-Opt, la quale rappresenta l’espressione più diretta e chiara per offrire una manifestazione di volontà.