Storytelling Hotel, quando il successo è low budget

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Inventare e raccontare storie è una delle tradizioni più antiche del mondo, i racconti che sentiamo fin da bambini son sempre gli stessi, c’è un buono che cerca di salvare il mondo dai terribili piani di un cattivo e alla fine ci riesce.

Ma allora perché ne siamo sempre così attratti? Perché ci entusiasmiamo leggendo una favola o sentendo raccontare aneddoti dai nostri nonni? Perché siamo alla continua ricerca di emozioni.

Lo storytelling non è altro che l’arte di dare forma e significato a un’informazione che altrimenti sarebbe noiosa. Si incuriosisce il consumatore attraverso la narrazione, portandolo a provare emozioni positive verso un determinato brand o prodotto.

Ogni struttura può raccontarsi in maniera originale, mettendo in luce i propri punti di forza che la contraddistinguono e che la rendono unica, come ad esempio se sta adottando un modello di turismo sostenibile.

Strategie per un buon storytelling in hotel

Fare storytelling non vuol dire promuovere solo il proprio prodotto, ma mettere al centro di ogni campagna il proprio pubblico, cercando di rappresentarsi in maniera unica ed autentica.

Un ottimo esempio ci viene fornito dal video prodotto da Airbnb in occasione dei venticinquennale dalla caduta del Muro di Berlino.

Guardando il video, tratto dalla storia vera di Joerg e Kai, due guardie del muro che si ritrovarono nel 2012 grazie ad Airbnb, emerge il potere di viaggiare che porta alla capacità di condividere emozioni e storie.

Ricapitolando per realizzare un buon storytelling occorre:

  • conoscere il proprio brand ed il proprio pubblico;
  • veicolare messaggi chiari e coincisi;
  • puntare ad emozionare, coinvolgere ed incuriosire (buzz);
  • creare una storia che deve risultare quanto mai credibile.

Il coniglietto più amato del mondo, l’idea dell’Adare Manor Hotel in Irlanda

Uno dei casi più significativi è quello dell’Adare Manor Hotel, in Irlanda.

Tutto è nato da un’idea semplice ma assolutamente efficace.

Dopo il soggiorno in hotel, una bambina aveva dimenticato il proprio coniglio di peluche nella stanza. Lo staff dell’hotel ha deciso così di postare sulla propria pagina Facebook le foto del coniglietto mentre aspettava che la padroncina venisse a riprenderlo.

Da coniglietto abbandonato a coniglietto più invidiato del mondo il passo è stato breve; scatti di massaggi nel centro benessere, colazioni e trattamenti di bellezza sono state le foto che hanno avuto più engagement, raggiungendo 30mila persone e 2mila condivisioni ad ogni post pubblicato su Facebook.

Un’idea semplice che però ha fatto entusiasmare ed emozionare, tutto a costo zero.

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