I costi dei metasearch per un hotel | Podcast Ep.180

I costi dei metasearch per un hotel

Qualsiasi strategia di vendita funziona solo se ha un senso e se è ben ponderata, dobbiamo quindi sempre avere un modo per capire se un investimento ci sta dando i giusti ritorni o se è il momento di fermarci.

Ogni tipologia di vendita ha dei costi. Ad esempio, anche la celebre vendita diretta, prevede degli investimenti, sulla creazione del sito, sulla sua ottimizzazione per i motori di ricerca e su eventuali campagne sponsorizzate.

Ogni costo nasconde però ritorni sottovalutati.

I canali OTA, per esempio, con le loro parcelle alte, ci procurano nuovi clienti, offrendoci l’opportunità di fidelizzazione e di un possibile ritorno magari disintermediato.

In questa puntata del podcast andremo a parlare di costi e di aspetti economici. Vedremo cosa sono i metasearch, quanto costano e quali sono i principali. 

Che cosa sono i metasearch

I metasearch sono degli aggregatori di prezzi, delle vetrine in cui non viene mostrato l’alloggio, ma vengono “messi in evidenza” i prezzi. 

I metamotori esibiscono in un’unica panoramica le strutture e le informazioni relative agli alloggi.

Foto, descrizioni, recensioni, offerte, tariffe e disponibilità aggiornati in tempo reale. Lo scopo è quello di identificare il canale in cui è possibile prenotare al prezzo più basso. Vengono, infatti, comparate tutte le sorgenti, sia agenzie online sia il sito ufficiale della struttura.

Possiamo definire i metasearch come procacciatori di contatti, scivoli con lo scopo di indirizzare i clienti verso il booking engine del sito.

Appare chiaro come il prezzo diventi l’unico aspetto in grado di attirare l’attenzione dei potenziali clienti.

Esistono diversi tipi di metasearch, che si distinguono in base alla tipologia dei modelli di costo: CPC (costo per click) e CPA (costo per acquisizione). 

Quali sono i costi dei metasearch

All’interno dei metasearch il posizionamento nell’elenco delle strutture è influenzato dal modello di costo che si va ad adottare. 

L’hotel può pubblicizzare il suo prezzo, attraverso una campagna di “price advertising”, scalando così la lista con il suo prezzo diretto.

I costi nello specifico dei metasearch variano anche in base alla tipologia a cui appartengono:

  • Free Booking Links: rappresentano un’eccezione di casa Google in quanto offrono evidenza gratuita, ovviamente secondariamente rispetto alle strutture paganti. In maniera similare a ciò che accade con il motore di ricerca Google, le prime strutture saranno quindi quelle inserite a pagamento, ma attraverso una buona ottimizzazioni è possibile piazzarsi in buone posizioni.
  • CPC (costo per click): costo per la struttura fisso in base ai click ricevuti, indipendentemente dall’esito della prenotazione.
  • CPA (costo per acquisizione): percentuale sulle prenotazioni effettivamente ricevute.

L’investimento sul metamotore va considerato come un investimento pubblicitario. Possiamo vedere effettivamente quanto abbiamo guadagnato da un investimento su un metasearch, calcolando il ROI

Il rapporto tra il valore delle prenotazioni generate, dal quale però devo sottrarre le prenotazioni cancellate e il costo di gestione della prenotazione, e l’investimento economico, è la percentuale del ritorno sull’investimento pubblicitario.

La spesa sul metasearch è da considerarsi minore se un cliente di ritorno effettua una nuova prenotazione, in maniera diretta.

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